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Diamo Valore ad ogni forma di ARTE !
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L'associazione è retta da un consiglio direttivo che dura in carica cinque anni, così costituito:
Presidente - Marcello Nativo
Vice Presidente - Giovanni Vapore
Segretaria / Tesoriera - Marialuisa Occhione
Consiglieri:
- Enzo Napolitano
- Fedele Ferlante
- Pippo Marino
- Raffaele Bellassai
- Pina Zago
- Salvo Eterno
- Saverio Ricordo
- Stella Meli.
L'associazione ha realizzato numerosi cataloghi d'arte legati agli eventi, ha presentato libri offrendo il proprio contributo.
L'associazione "Arteinsieme Comiso" è un'associazione culturale senza fini di lucro e senza limiti territoriali. Nasce a Comiso (RG) il 26 gennaio 2018, per volontà di un gruppo di amici dediti ad attività artistiche, letterarie, culturali in genere. Da subito si impegna in varie attività espositive con collettive d'arte presso edifici storici della città, sia pubblici che privati. Alle mostre, si alternano attività letterarie, musicali, teatrali, costituendone a volte un corollario. Ben presto queste attività coinvolgono, altre città della provincia iblea. Da quest'anno l'associazione ha esposto a Roma, in una delle gallerie di via Margutta e recentemente a Milano, presso Arcadia Art Gallery, prestigiosa galleria ai navigli. Di recente si è data una propria sede espositiva nel centro storico di Comiso, nel Palazzo Fidone, un edificio di metà '800, i cui saloni ospitano stabilmente collettive di pittura, scultura e artigianato artistico.
MISSION
Il messaggio culturale dell'Associazione Arteinsieme Comiso è quello di promuovere la realtà territoriale attraverso l'arte. Abbiamo aperto e riaperto palazzi e castelli per valorizzare la nostra identità locale attraverso il messaggio artistico e letterario. Chi ci segue dall'inizio del nostro operato conosce i siti presso cui parte delle attività si sono svolte. Ne citiamo alcuni: Il castello aragonese di Comiso, la sala Pietro Palazzo dove più volte siamo stati, Palazzo Labisi aperto da noi al pubblico in occasione della collettiva dedicata a Gesualdo Spampinato, Palazzo Fidone, sede associativa attuale. E questo a Comiso. Per non parlare del territorio ibleo che ha ci ha visto aprire i saloni del castello dei principi di Biscari, ad Acate, di palazzo Cocuzza a Monterosso, di Palazzo Grimaldi a Modica, di palazzo La Rocca a Ibla. L'elenco è lungo ed in continuo aggiornamento. Arte, quindi, non fine a se stessa ma come mezzo per promuovere cultura e territorio. E come non ricordare le svariate attività letterarie che ci hanno contraddistinto, con pubblicazioni di libri sul territorio. Da "Comiso
Putie e Putiari" di Pinella Lena a "Post Casmenarum"di Nino Cirnigliaro a "Bufalino Camerina e dintorni" di Giovanni Distefano e Giuseppe Leone, presentato al Castello di Donnafugata, poi alla Fondazione Bufalino e in ultimo al TourismA, a Firenze. Ed altre ancora. Una dovuta precisazione per inquadrare gli scopi associativi non esclusivamente artistici ma anche territoriali.
CURIAMO L'ARTE IN
TUTTE LE SUE FORME
I SOCI ONORARI
Alfredo Campo pittore e critico d’arte nasce a Vittoria nel 1938.
E’ stato docente di educazione artistica nelle scuole medie di Acate, Vittoria e Ragusa e docente di disegno e storia dell’arte all’Istituto
Magistrale di Modica, nonchè al liceo scientifico Enrico Fermi di Ragusa.
E’ abilitato in Discipline geometrico-architettoniche, Scenotecnica e
Arredamento. L’Accademia Burckhardt di Roma gli ha conferito il diploma
di pittore e lo ha insignito del titolo di “ Accademico Internazionale”.
L’Accademia del Fiorino di Prato, sezione pittura, classe Belle Arti, gli ha
conferito il diploma di pittore e il titolo di Accademico d’onore.
Il Presidente della Repubblica, su proposta del ministro per la Pubblica
Istruzione il 2 giugno 1984, per meriti artistici e culturali gli ha conferito il
diploma di merito e la medaglia d’argento.
Durante la sua lunga carriera ha partecipato a diversi corsi di
aggiornamento e specializzazione, conseguendo diplomi ed attestati di
merito.
Ha tenuto numerose conferenze e incontri culturali sull’arte italiana e
siciliana. Ha scrito numerose pubblicazioni sull’arte Liberty, le chiese e
l’arte sacra di Vittoria, dedicandosi alla tutela e alla valorizzazione del
patrimonio culturale del territorio ragusano e svolgendo lavori di ricerca
storico artistica su pittori, fotografi e scultori dell’area iblea.
La sua attività artistica è stata inserita nell’archivio dell’arte italiana del XX
sec. dell’Istituto germanico di storia dell’arte di Firenze.
Risiede e lavora a Vittoria.
Giovanni Distefano è archeologo, già direttore del Parco archeologico di
Camarina e Cava Ispica; docente di Archeologia all’Università della
Calabria (Archeologia del Mediterraneo) e all’Università di Roma 2- Tor
Vergata (Lab. Di Archeologia delle Province Romane); ha conseguito
l’abilitazione nazionale a professore ordinario di Archeologia; dirige
missioni di scavi archeologici e ricerche a Cartagine (Tunisia), a Malta e a
Roma (Portico dei Trionfi). Ha pubblicato Camarina (con A. Di Vita), per
Novecento; Il Ripostiglio di Bronzi di Castelluccio con Giunti editore; Il
Museo Archeologico Ibleo con l’Electa; Da Thabraka a Camarina con
Giunti editore; Camarina Cento anni di paesaggio storico (con P.
Pelegatti), per Sellerio; Cartagine Romana e Tardoantica, per Fabrizio
Serra editore e Schiavi e padroni nella Sicilia romana, per Sicilia Punto L.
Tony Barbagallo è nato a Bologna nel 1936, vive a Vittoria dal 1948. Fotografa dal 1955, nel 1973 gli è stato conferito il titolo di A.F.I.A.P. (Artista della Federazione Internazionale - Associazione Photographique). Ha partecipato a molte mostre personali e collettive, in Italia e all’estero e ha conseguito numerosi premi partecipando a concorsi fotografici nazionali e internazionali.
Attraverso l’indagine fotografica Tony Barbagallo presenta quadri di palpitante vitalità.
L’occhio del fotografo scorre su ogni particolare dello spettacolo della vita e conduce il nostro sguardo nella spazialità della natura rappresentata o nel respiro espressivo della concitata teatralità popolare, con immediatezza fotografica e con una carica artistica di tipo espressionista.
Le straordinarie inquadrature del nostro paesaggio, le smorfie facciali della gente comune, i particolari di una festa, di un gioco o del lavoro, sono fissate con eccezionale tecnica fotografica, grazie all’uso sapiente del taglio dei primi piani e di un misurato gioco di luci e ombre.
Tutto viene imprigionato dall’occhio magico della macchina, ma colto dai tagli essenziali e dall’acuta indagine del fotografo-artista che, con straordinaria capacità compositiva ed espressiva,
riesce a dar vita, colore e luce a tutto ciò che lo spettacolo naturale gli offre, a bloccare e rappresentare, quasi in maniera cinematografica, le grandi distese dei campi assolati, il contadino che, evidenziato dal primo piano, con fatica e religioso silenzio suda per il proprio lavoro dentro le serre o mentre ara la terra, semina o raccoglie il frumento.
Studia e fotografa l’esterno delle bianche distese di velature plastiche trasparenti, per sottolineare il loro inserimento, a volte ordinato e organico con le testimonianze della preesistente cultura contadina, altre volte disordinato e negativo per le sgradevoli alterazioni subite dalla nostra campagna.
Tony, innamorato della terra di Sicilia, capace e pieno di vitalità, ha fatto del mezzo tecnico-fotografico uno strumento artistico, attraverso il quale è riuscito a cogliere, interpretare e rappresentare con semplicità, ma con grande capacità artistico-espressiva l’immensità della natura, l’uomo e il suo lavoro e l’amore per tutto ciò che vive.
Biagio Antonino Cirmigliaro nato a Vizzini, vive a
Ragusa.
Già docente di Lettere, studioso del Verga, di Storia Patria e Tradizioni Popolari. Alla sua Città natale ha dedicato nel 1992 il volume Vìzzini (Storia, Arte, Personaggi, Tradizioni, Ricordi).
Nel 1993, per il Distretto Scolastico n. 52 di Ragusa, collabora alla stesura di Testimonianze del lavoro nel territorio ibleo; nel 1994 cura Jblei - Riflessioni sulle origini -, in cui appare un suo saggio: Dialetto, poesia popolare, proverbi e modi di dire nell'opera di Giovanni Consolino. Dello stessoanno è il volume Trinakie (Breve storia semiseria
della Sicilia). Nel 1995 esce Massari e massarie (L'annata agraria nella tradizione sull'altopiano ibleo) e l'anno successivo, con preciso riferimento alle Tradizioni Popolari, cura le schede didattiche, che corredano la ristampa de Le avventure di Marco Sciocco, di Bartolo Cataudella.
Nel 1997 pubblica Tradizioni Popolari nell'opera di Giovanni Verga e l'anno seguente L'italiano a portata di mano (Manuale pratico di grammatica italiana). Nel 1999 esordisce nella narrativa con All'ombra
delle cupole, opera autobiografica, ambientata nella Comiso di mezzo secolo fa: una rivisitazione della giovinezza nel Paese-Teatro di Salvatore Fiume e GesualdoBufalino.
Nel 2003 per il Duomo di San Giorgio di Ragusa Ibla cura il libro San Giorgio Martire -Il culto e la tradizione a Ragusa e nel mondo.
Nel 2008 pubblica La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Vìzzini (Storia del Sodalizio più antico della Città). Nello stesso anno si procede alla stampa della seconda edizione di Massari e massarie.
Nel 2009, col noto fotografo ragusano Giorgio Spoto, pubblica il volume di letteratura ed immagini: I luoghi del Verismo - Verga e Vìzzini,
ricognizione sui siti inalterati descritti dal grande narratore verista.
Nel 2013 dà alle stampe Sichilia - Storia di un'isola su cui continua a passare l’Umanità; una lettura dalla preistoria ai nostri giorni piacevole e accattivante come quella di un romanzo. A dicembre dello stesso anno ancora un esordio, nella poesia con la silloge Orme di tempo.
Nel 2014 il libro Palazzi e Catoi narra in una struggente coralità di persone e luoghi l'infanzia dell'autorea Vizzini.
Con il 2015 la pubblicazione di: Nella mente di un uomo, semplici riflessioni.
Dal 1997 al 2015 ricopre la carica di Presidente del Centro Servizi Culturali del Comune di Ragusa.
Nel 2019 pubblica Post Casmenarum con il sottotitolo di Comiso la sua storia e un po’ anche la nostra. Un viaggio nel tempo cronologicamente
ordinato dove, senza costrizioni, l’autore si muove innestandovi con arguzia aneddoti a volte commoventi.
Maria Rita Schembari è nata a Comiso il primo Gennaio del 1969. A Comiso ha compiuto i suoi studi, conseguendo nel 1987 la maturità classica presso il Liceo "G. Carducci".
Dopo la Laurea in Lettere presso l'Ateneo di Catania nel 1993, ha sempre insegnato materie letterarie e Latino negli istituti superiori. Dal 2008 al 2013 ha ricoperto la carica di Assessore alla P.I. e alla Cultura; dal 2013 al 2018 quello di capogruppo di opposizione consiliare.
Nel giugno del 2018 è stata eletta Sindaco di Comiso.
Primo Sindaco donna nella storia della Città.
Gianni Battaglia
ATTORE PROFESSIONISTA, REGISTA e AUTORE
con iscrizione Nazionale Enpals e iscrizione Ufficio
Collocamento degli Artisti e Lavoratori dello
Spettacolo .
- In carriera di me parlano RAI 1, RAI 2, RAI 3 (Lazio e Sicilia), Emittenti e Riviste regionali.
- IL DRAMMA SACRO di Vittoria da me diretto dal 1989 al 2010, viene dichiarato dall'UNESCO, nell'ott. 2007, in coincidenza con la mia 16ma regia, BENE IMMATERIALE DI SICILIA.
Non è ricorrente, nel panorama della regia nazionale di teatro, un riconoscimento simile.
- Lavoro e lavorano in carriera con me alcuni fra i più GRANDI ATTORI ITALIANI: VALERIA CIANGOTTINI (lanciata da Federico Fellini), MANUELA KUSTERMANN (Teatro Vascello Roma), MARIELLA LO GIUDICE (Teatro Stabile Catania), EDDA DELL'ORSO (attrice e vocalist collaboratrice di Trovaioli, Ennio Morricone, Cipriani...), SEBASTIANO TRINGALI (Piccolo Teatro di Milano), la grande IDA CARRARA, compagna nell'arte e
nella vita del grande TURI FERRO ... ROBERTO FABBRICIANI (flautista di livello europeo, con Abbado, Berio, Muti, Sinopoli, Chailly...), e TANTI, TANTISSIMI ALTRI attori e artisti e musicisti di rilievo nazionale...
- Su RAI 1 sono CO-SCENEGGIATORE e INTERPRETE dell'episodio IL CAMPO DEL VASAIO COMMISSARIO MONTALBANO su Rai il 14 marzo 2011 con 10 milioni di telespettatori.
- Nel 2009 l'ASS. TECLA DI ROMA mi scrittura in un progetto EUROPEO MULTIETNICO sulle migrazioni, per il quale scrivo e dirigo "Nur INSHALLAH Pace se Dio vuole", teatro-canzone sui migranti, con artisti internazionali e con RAOUF BEN YAGHLANE, primo attore della TELEVISIONE FRANCESE E TUNISINA.
IN CARRIERA, PARTICOLARE SUCCESSO mi arriva per tanti allestimenti
(da me ideati, scritti, interpretati e diretti come autore attore e regista) fra i quali:
- A UNA DONNA DEL SUD, sulla ragusana MARIA SCHININÀ, beatificata il 4 nov. '90 da Papa GIOVANNI PAOLO II. Al mio musical, a Roma, e in tournée, con 40 interpreti, assistono oltre
4 MILA SPETTATORI DI OGNI PARTE DEL MONDO. Papa Wojtyla mi stringe la mano a Sala Nervi. Ricordo ancora quella stretta calda e avvolgente. - In parallelo all'attività artistica SVOLGO per OLTRE 30 ANNI, dal 1985 circa in poi, una
ATTIVITA' DI DOCENZA, di DISCIPLINE TEATRALI, per adulti, studenti e giovani.
FRA I PREMI E RICONOSCIMENTI ricevuti nel corso della mia carriera:
Premio Salvy D’Albergo per il Teatro (1981); Primo Premio Nazionale migliore regia IL BUGIARDO da Goldoni, Termini Imerese (1982); Riconoscimento per Attività Teatrale da
Associazione Teatro Club Ragusa (fine anni Ottanta); Primo Premio Nazionale Migliore Spettacolo ad Ancona, per GLI UCCELLI di Aristofane (2005); Primo Premio Nazionale Migliore Spettacolo MEDEA di Euripide Serra S.Quirico Ancona (2006); Primo Premio Nazionale Migliore Personaggio non Protagonista in PROMETEO INCATENATO; Premio Nazionale per lo spettacolo 100 STELLE PER L'INDA da INDA di Siracusa (2013); Premio Sipario Sicilia 2014 alla Regia per la direzione del Dramma Sacro di Vittoria Bene Immateriale di Sicilia (01 marzo 2014).
AUTORE di TEATRO, CINEMA e TV
PER IL TEATRO ho scritto 6 opere di cui 5 da me dirette; PER CINEMA E TV ho scritto 7
SCENEGGIATURE allestite in 7 cortometraggi di cui 6 memory movie; Ho pubblicato: BLOC-NOTES testo di dizione e intonazione per studenti e attori; VERSO NICOMEDIA testo teatrale; Ho scritto e pubblicato nell'aprile 2016 il saggio sul teatro sacro "IL DRAMMA
SACRO DI VITTORIA PATRIMONIO DELL'UMANITÀ nel teatro sacro italiano".
Cosimo Giorgio Schepis - Nuccio Schepis nasce a Reggio Calabria nel 1955. Diplomato al liceo artistico “ Mattia Preti“ e poi all'Accademia di Belle Arti ( Scultura )di Reggio Calabria. Dopo aver vissuto a lungo a Cortina d'Ampezzo, Milano, Roma, a contatto con diversi gruppi di artisti è tra i fondatori a Milano del gruppo dei“ Mediterranei“. Si trasferisce negli Stati Uniti dove continua la sua attività di scultore, pittore e incisore.
Nuccio Schepis si ispira a una ricca eredità culturale che ha i suoi modelli nell'arte africana e nelle sculture realizzate dai popoli dell'Oceania. L'artista vicino per la purezza e il rigore compositivo dell'Arte povera, sperimenta e utilizza materiali comuni come legno, cartone, soprattutto gesso, con cui inventa forme arcaiche come relitti sopravvissuti di vecchi culti o antiche pratiche sconosciute riscattate dal pauperismo formale e dal gusto minimalista dall'uso di patine estremamente raffinate, impreziosite da coloratissimi smalti che accentuano i volumi e danno all'immagine un forte impatto visivo, le sue sculture dipinte ci proiettano in un mondo di presenze totemiche che pur conservando il ricordo di culture "primitive “, sono a noi contemporanee e vivono d'una loro vita autonoma. Attraverso di esse è possibile riscoprire i valori primari dell'uomo come lo stupore, il mistero, il senso della natura, il rapporto tra il soggetto e la realtà, tra la vita e la morte. Accanto alla scultura Schepis pratica una pittura fatta di atmosfere oniriche e di figure assorte in oscuri rituali, in cui i frammenti di un mondo archeologico ( colonne classiche, erme, templi greci ) si fondono con un linguaggio simbolista e arcaicizzante intensamente educativo. (Lucio Barbera )
Ha partecipato a numerose collettive e personali in Italia e all'estero, dove si trovano sue opere presso enti pubblici e privati. Attualmente vive e lavora a Reggio Calabria e negli Stati Uniti.
Hanno scritto di lui : Giorgio verzotti, Lucio barbera, Giuseppe Martucci, Giovanni Quaglino, Ennio Calabria, Giuseppe Livoti, Antonietta Catanese...